SOS online (da quotidiemagazine.it)

Hai un problema tecnico di produzione nel settore dell'arte bianca (pane, pizza, grandi lievitati, prodotti da forno in generale)? Il tuo prodotto ha un difetto? Hai bisogno di consigli? Esponi il tuo problema e Simona Lauri ti risponderà nel più breve tempo possibile.

Gelatinizzazione degli amidi

Buongiorno dottoressa Lauri, la domanda che segue è in merito alla tecnica della gelatinizzazione degli amidi; ho notato che questo processo di, mi passi il termine, "impastamento" risulta più efficace con farine quali la segale bianca e/o integrale o con grano spezzato, a dispetto dell'utilizzo di farine tipo 00. Partendo dal presupposto di aver effettuato queste prove in ambiente non contaminato da lieviti, come funziona esattamente, chimicamente parlando, l'attivazione degli enzimi responsabili della successiva lievitazione di un impasto "senza lievito" e perché alcune farine sono più indicate di altre? La ringrazio qualora volesse rispondere.

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lievito si,lievito no o pane marcio ?

Salve Dr.sa Lauri, ho letto ieri su un gruppo FB la sua risposta a chi chiedeva delucidazioni sulla moda dilagante di utilizzare bassissime percentuali di licoli (1%) negli impasti per pane,nelle innumerevoli discussioni sorte successivamente a questo Q/A è emerso anche il discorso di “pane che marcisce durante la lievitazione” ,che però nessuno ha saputo spiegare in cosa consiste esattamente e come accorgersi se ciò avviene, sa darmi qualche informazione in più? Sempre in merito alla riduzione del lievito ,ultimamente ho letto di professionisti e non che stanno producendo impasti per pizza totalmente senza lievito utilizzando solamente farine particolari ,acqua molto calda e tempo ; in questo caso ci sono gli stessi rischi da lei segnalati per il basso utilizzo di licoli o l’assenza totale di lievito elimina i suddetti rischi ? Grazie

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Maturazione e IG Impasti

Egregia Dottoressa, leggo con attenzione le Sue risposte,sempre interessanti. e desidererei un Suo parere su questo tema. E' corretto pensare che una giusta maturazione e lievitazione a temperature controllate (tra le 24 e 30 ore a 4/5°C e a 22 gradi) per farine con W intorno a 200 porti a una aumentata digeribilita' e notevole riduzione dell'indice glicemico per il lavoro dei batteri sugli amidi e degli enzimi sulle proteine e quindi dei lieviti sugli zuccheri semplici trasformati? La ringrazio Cordialmente

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Farina Tipo OO

Buongiorno ho una domanda curiosa: in che anno nasce la farina Tipo OO? grazie per la risposta

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Alveolatura dei lievitati.

Dott.ssa Lauri buongiorno, sono un appassionato di grandi lievitati, cerco sempre di migliorarmi in quest'arte "magica". Le chiedo consiglio per migliorare l'alveolatura dei miei panettoni. La composizione dell'impasto t.q, prima di infornare è, mediamente, la seguente: farina forte 28/30%, Zucchero 11/12%, Tuorlo 9/10%, Burro anidro 9/10%, Lievito madre 30% della farina del 1° impasto (circa 60 g), Acqua 9/10%, Latte intero 6% circa e solo nel 1° impasto, Canditi 15%, uvetta 5%, Sciroppo di glucosio 1%, Sale 5% e bacca di vaniglia. L'ordine di aggiunta è: latte, acqua, tuorli, zucchero. Segue miscelazione, poi aggiungo il lievito madre e impasto per bene. A questo punto aggiungo la farina, aggiungo le restanti quantità di ingredienti e liquidi, incordo l'impasto e termino con l'aggiunta del burro anidro, segue lievitazione a 28/30 °C in cella di lievitazione artigianale. Ad impasto triplicato (circa 10 ore) proseguo con la formazione del 2° impasto aggiungendo le restanti quantità di farina, acqua, tuorlo, zucchero, sciroppo di glucosio, burro, sale. Incordo e procedo con i canditi e l'uvetta. Quindi puntatura a t.a. per non meno di un'ora e, non di rado, fin quasi due ore. Procedo con la 2a lievitazione per circa 5 ore. Dopo di che la cottura la effettuo a 200 °C per 15 minuti con accesa la sola resistenza inferiore del forno, e completo a 180 °C con entrambe le resistenze accese per circa 40 minuti. Dott.ssa mi scusi se mi sono dilungato, ma ci tengo particolarmente ai lievitati. La ringrazio anticipatamente e le auguro buona giornata.

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Farine

C'è chi afferma che le farine biologiche in realtà non lo sono e chi assolutamente ci crede. Nel dubbio, io acquisto biologico, ma con oculatezza. Insomma, ora trovo farine biologiche ad 1,2 euro al chilo anche negli ipermercati, quindi perché no? Qual è la sua opinione sulle farine e i prodotti biologici in genere? Farina e uova hanno costi bassi, ma sulla carne, ad esempio, la differenza incide ben di più. La differenza vale il beneficio?

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Temperatura impasto

Gentile dottoressa, una ricetta che seguo, prevede l'impasto di una biga con l'aggiunta del 10% di farina e circa il 20/25% di acqua (sulla farina della biga). Il mio pane riesce bene, ma non riesco a raggiungere la temperatura finale di 28 gradi richiesta dalla ricetta. Il mio piccolo impasto infatti non si scalda affatto durante la lavorazione e l'unico modo di ottenere quella temperatura sarebbe riscaldare l'acqua fino a circa 70 gradi (dal momento che parto da una biga che ne ha al massimo 20). Le chiedo quindi, fino a quale temperatura è possibile utilizzare l'acqua aggiunta? Una temperatura inferiore dell'impasto può dainnneggiare il successivo processo di lievitazione e il risultato finale ? Grazie per la risposta.

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Maturazione degli impasti

Buongiorno Dottoressa, volevo una delucidazione sulle maturazione degli impasti pizza. Esiste una formula per calcolare i tempi di maturazione? Quali fattori occorre tener conto: della percentuale di glutine, dell'indice di caduta, ecc.? Grazie a lei

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Digeribilità glutine

Gentile Dottoressa Lauri, è vero che un pane realizzato con farine con poco glutine è più digeribile rispetto a quello fatto con farine con più glutine?

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Impastatrici a forcella

Buonasera, sono un pizzaiolo che la segue da non molto tempo, mi ha colpito il fatto che ha sconsigliato vivamente ad un collega di scegliere come nuova impastatrice una a forcella. Posso chiederle la ragione? grazie mille e arrivederci.

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Farina di grano duro. SOS!

Buongiorno dottoressa. Leggendo qua e là in vari siti, blog ecc., la semola rimacinata di grano duro viene spesso indicata come farina di grano duro e viceversa. Sbaglio o invece si tratta di due prodotti completamente diversi, adatto alla produzione di pasta e pane il primo e non adatto invece il secondo? Potrebbe gentilmente fare chiarezza? Avendola acquistata per errore, quali sono i suoi usi, e in quale percentuale posso usarla, e con quali altre farine, per cercare di ottenere un buon pane? Grazie.

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Setacciamento e definizione di farina

Buongiorno Dott.ssa Lauri , sono un apprendista pasticcere e mi scuso se la domanda che sto per porle può risultare banale, ma sul web molte volte si legge di tutto e di piu' e specialmente chi è alle prime armi non è certamente in grado di valutare se le notizie siano vero o no. Perché e in quali casi particolari (sia in panificazione che in pasticceria) una farina deve essere setacciata (a parte quello di eliminare i grumi) prima di essere inglobata in un impasto? Approfitto della sua disponibilità per farle anche un'altra domanda: è merceologicamente giusto chiamare la frutta secca in polvere farina ? Grazie .

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L'autolisi a caldo e a freddo rientrano negli impasti indiretti?

Buongiorno dottoressa Lauri, Molte volte parlando con dei colleghi sbagliamo l'utilizzo della terminologia creando confusione, volevo chiederle la definizione di impasto indiretto, quali sono e nello specifico come viene classificata l' autolisi a freddo, a caldo e la gelatinizzazione dell'amido. Molti sostengono che quest'ultimi tre non sono da considerarsi indiretti per l'assenza di lievito, lei cosa ne pensa? Grazie per la sua risposta, gentilissima come sempre.

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Germe di grano nell'impasto per Pizza

Buongiorno vorrei usare il germe di grano nella impasto della pizza usando il metodo poolish in quale percentuale lo posso usare? Quando metterlo nel impasto? Con quale farina lo posso usare . Grazie

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In merito all'autolisi

Gentilissima Dott.ssa Lauri,frequento molti gruppi di panificazione amatoriale nei quali sono presenti persone che sostengono alcune teorie che generano in me (ma non solo) una certa confusione. Nei vari testi a mia disposizione non ho mai trovato il caso in cui viene citato un impasto, sottoposto alle regole del processo autolitico con all'interno un quantitativo di lievito madre (liquido o solido) o anche un impasto prefermentato. Le persone che divulgano questo metodo sostenendo che si tratta ugualmente di un processo autolitico hanno ragione? Inoltre mi scuso se approfitto dello stesso messaggio per chiederle ancora una cosa, ma è corretto chiamare biga o poolish un impasto contenente madre acida? Se NO, quali sono le giuste terminologie da utilizzare? Grazie!

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Come scegliere un'impastatrice

Buonasera dottoressa sono un pizzaiolo che ha sempre usato impastatrici a 1 velocità. Possiedo una pizzeria per asporto e di media lavoro 4 impasti:classica, khorasan integrale e teglia con metodi diretto e indiretto 'biga'. Adesso sono costretto a cambiarla per usura. Cosa può consigliarmi di acquistare visto che in commercio ci sono impastatrici di note aziende a prezzi di 5000/6000€... ed altri grossisti che propongono aziende meno conosciute ad un terzo del valore!!! La mia domanda:quali caratteristiche devo considerare. Sto considerando impastatrici a 2 velocità. La ringrazio fin d'ora per la sua disponibilità. Saluti

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Complimenti

Volevo solo fare i complimenti a voi e a tutta la redazione. In poco tempo siete diventati l'unica fonte autorevole e libera del settore. Ringrazio la dott.sa Lauri per la sua dedizione nel miglioramento dell'arte panificatoria. Complimenti a tutti.

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Bighe e rinfreschi "abbondanti"

Gent.ma dott.ssa, prima di tutto grazie per la sua generosa disponibilità di cui approfitto con questa mia seconda lettera. Lei è stata molto chiara nello spiegare cosa sia una biga, ma io, avendo purtroppo letto sulla rete in modo disordinato, sono molto confusa e vorrei sapere se ha senso effettuare una lavorazione in due (tre) tempi, come quella che si legge nei diversi blog di panificatori casalinghi (e probabilmente all'oscuro delle nozioni scientifiche di base), in cui viene prima effettuato un "abbondante" rinfresco in proporzioni variabili, dal 30% al 90% dell'impasto complessivo, con percentuali di idratazione anch'esse variabili dal 45% al 100% , e successivamente, a distanza di 8-12 ore, questa massa viene utilizzata per l'impasto con tutti gli ingredienti (in proporzione variabile). E se un senso esiste, esistono regole cui affidarsi, visto che a leggere sulla rete ognuno fa un po' quello che gli pare? O piuttosto, utilizzando la pasta madre si deve impastarne una percentuale ottimale (il 10%?) con farina, acqua, sale, ecc e mettere a lievitare l'impasto così ottenuto, come si farebbe in un impasto diretto con il lievito di birra? Oppure sarebbe meglio farlo maturare un certo numero di ore in frigo? O si deve procedere diversamente a seconda delle farine usate e del pane che si intende realizzare? Avendo così tanti dubbi, e non avendo finora trovato risposte neppure in questa rivista, le chiedevo se esistesse un libro scientificamente valido sull'utilizzo della pasta madre, con la quale mi trovo veramente bene dal punto di vista pratico e del gusto. Grazie ancora.

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Biga, poolish e "intrugli", perché no?

La ringrazio per la chiarissima spiegazione e per le informazioni utilissime che è così gentile da dispensare a me e agli altri suoi lettori, e mi scuso in anticipo se la prossima domanda dovesse sembrarle stupida. Ma mi piacerebbe avere il suo parere su questa mia strampalata idea, e cioè che la presenza di questo "grande rinfresco" nell'impasto possa conferire ad esso caratteristiche simili a quelle che gli conferirebbero una biga o un poolish. Non per un pregiudizio verso il lievito di birra, ma unicamente perché trovo più pratico fare un "intruglio" con 300gr di farina e 30gr di licoli, invece che un poolish con 300gr di farina e 0,1gr di lievito secco (che è quello che utilizzo) . In altre parole, una simile "procedura", che a me pare funzionare, è da scartare in toto, o può essere considerata e studiata per un uso casalingo? Ancora grazie per la pazienza.

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Macro micronutrienti, scissione enzimatica proteolisi

Buongiorno Dottoressa, Vorrei porle una questione riguardo la maturazione e la maglia glutinica, nel momento in cui l'impasto inizia a perdere forza per effetto della proteolisi è possibile riformare la maglia? Molti pizzaioli usano "rigenerare" i panetti e si ottengono anche buoni risultati, ma credo che siano casi in cui la maglia è ancora intatta, in particolar modo vorrei capire se le proteine, anzi se tutti i macronutrienti, sono ancora disponibili e quindi nel caso delle proteine siano pronti a formare di nuovo la maglia o se sono stati tutti scissi in micronutrienti. Mi scusi forse l'ho ingarbugliata un po' questa domanda. Grazie come sempre per la sua disponibilità.

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Acqua con CO2 per i rinfreschi della madre

Buongiorno Dott.ssa Lauri. Avrei un quesito da porle: uso di acqua gasata nel rinfresco del lievito madre Anni fa in rete, si consigliava di usare acqua gasata ( insieme allo starter ) al posto dell'acqua normale per formare il lievito madre sostenendo che questo ne avrebbe aiutata la formazione . Questa cosa fu poi smentita da molti, sostenendo l'infondatezza di tale sistema. Ora io ho incontrato un professionista che usa questa tecnica. Ha un lievito mantenuto in acqua e usa questa metologia nei rinfreschi preparatori alla panificazione e nel suo mantenimento. Questo verrebbe fatto in quanto la CO2 presente nell'acqua gasata"produrrebbe" una sorta di "pulizia-sanificazione" delle parti dannose e allo stesso tempo creando un ambiente favorevole alla moltiplicazione di lieviti-batteri "buoni". Ha un suo fondamento questa teoria/metodica ? Effettivamente ho avuto modo di vedere gli impasti finali spingere veramente bene, ma magari questo è riconducibile a un lievito in perfetta salute, impasti,tempi e temperature corrette. La ringrazio se ha il tempo di rispondermi.

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Libro sul grano duro. Posso fare le ciabatte?

Gent. dott.ssa, potrebbe consigliarmi un libro sulla panificazione , rivolto non a panettieri o pizzaioli professionisti , ma a chi, e credo siamo in tanti, vuole realizzare un buon pane per la sua famiglia? E se questo libro non esiste, potrei sperare che lo scriva lei? Un libro “per tutti quelli, che vogliono produrre un pane il più possibile buono e sano, utilizzando buone farine, ma che non costino una follia, che non dispongono di camera di lievitazione o forni particolari e che debbano conciliare il fare il pane con gli orari di lavoro di una donna normalmente attiva. Un libro che suggerisca ad esempio come fare una biga se in casa ci sono 22° e non 18° : ne utilizziamo meno ? La utilizziamo dopo meno ore? Diminuiamo la percentuale di lievito? Utilizziamo il frigo? In particolare a me, che ho la possibilità di acquistare ad un buon prezzo della farina biologica Senatore Cappelli, interesserebbe sapere se può essere utilizzata in un poolish o in una biga e, se si, per quante ore. O se è preferibile un impasto diretto con maturazione in frigo. Oppure se è possibile utilizzarla, pura o con alter farine, in impasti idratati oltre il 60%. Infine spero possa rispondere su questo spazio alla seguente domanda: che succeede se in sostituzione dell’1% di lievito in bighe o poolish, si utilizza il 10% di pasta madre o licoli senza aggiungere lo 0,8% di lievito? Vorrei saperlo in quanto ho creato il mio licoli anche per ovviare alla difficoltà di pesare quantità così piccole di lievito, ed è questo che faccio il più delle volte, con risultati più o meno buoni. Grazie.Mi scusi se ho esagerato, sapesse quante domande...

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Differenza tra poolish e biga

Buongiorno Dott. Vorrei cortesemente sapere la differenza che si riscontra nel risultato finale procedendo con le due tecniche sopraccitate. Ci sono casi in cui è preferibile l'utilizzo di una rispetto dall'altra? Grazie mille.

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Antinutrienti e farina integrale per impasti di pizza

Ho più spesso letto e sentito che è consigliabile agire con un indiretto quando si fa uso di farine di tipo integrali per inibire gli antinutrienti presenti nella crusca. Bisogna SEMPRE agire con un indiretto oppure con un diretto seguito da una lunga maturazione in frigo (+24h) si avrebbe comunque un'inibizione di tali sostanze?

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Cisteina

Buona sera dottoressa . Vorrei gentilmente che mi spiegasse perche' la cisteina che e' l'unico aminoacido che puo' formare ponti disolfurici, perche' e' l'unico che contiene il gruppo sulfidrilico -SH che ossidandosi forma il ponte -S-S-, venga considerato un attivatore della proteolisi cioe' trasforma le proteasi contenute nella farina da passive ad attive (letto su Panificando di Giorilli),indebolendo la farina. Il mio rompicapo e':ma se aggiungo piu' cisteina, quindi piu' gruppi -SH che ossidandosi con l'ossigenazione dell'impasto durante la sua formazione non si vengono a creare piu' ponti disolfurici? aioutooooo

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Alveolatura

Buonasera vorrei aumentare l'alveolatura nelle pizze in teglia fatte con impasto indiretto con biga al 50%

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LIEVITINO

Buonasera dott.ssa Simona, girovagando sul web mi sono imbattuto su un video riguardante la preparazione dei croissant. La ricetta prevede la preparazione di un impasto indiretto con il “Lievitino”. Il lievitino viene preparato come una biga con il 14% di lievito fresco di birra per kg di farina e una volta terminato l’impasto viene messo a riposare nell’acqua a 35°, quando l’impasto inizia a galleggiare è da definirsi pronto all’uso. Lei cosa ne pensa di questo procedimento? La ringrazio fin d’ora per la risposta .

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Farina

Cosa ne pensa del Molino dalla Giovanna ,secondo lei fa maturare la farina?

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Come lavorare farine integrali o di segale

Buongiorno Dottoressa. Sono un panificatore semiprofessionista residente all'estero e suo "seguace" (ho ben 3 dei Suoi libri!!!). Ho un quesito da porle: quale metodo e procedimento di lavoro consiglia per un pane di 100% farina di grano tenero integrale (forte), e quale per un pane (o pizza) con alta percentuale di farina di Segale (30%-35%)? Da premettere che sono impossibilitato ad avere una pasta naturale acida, devo quindi per forza procedere al massimo con indiretti biga o poolish o con lunghe maturazioni in frigo. Nel caso di indiretto per pane di segale, come posso "strutturare" il prefermento? Augurandole un buon lavoro, La ringrazio infinitamente.

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Come gestire un autolisi

Buongiorno Dottoressa volevo chiederle come gestire un impasto con autolisi per pizza.

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Tipo integrale o tipo 2?

Gentile Dottoressa tempo fà lei mi disse che se non si è certi della provenienza del grano è meglio utilizzare una farina di TIPO 2 che una di TIPO integrale,ma considerando che le classificazioni delle farine 00,0,1,2,integrale per legge si ottiene misurando la quantità di ceneri possiamo affermare con certezza che all'interno di quella farina vi è una determinata quantità di parte cruscale . Possiamo essere certi che nel caso della tipo 2 la parte più esterna, che potrebbe essere inquinata, non sia poi stata reinserita per ottenere la classificazione desiderata? Grazie

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grano duro senatore cappelli

Gentile Dottoressa il grano duro senatore Cappelli si può definire frumento antico o comunque non modificato geneticamente?

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Puntata ed appretto

Per farmi capire faccio due esempi: 1° Esempio Come faccio io il pane. Preparo una biga con 300g di farina tipo 1, 100g di lievito liquido (1:1 farina acqua rinfrescato 6-8 ore prima) e 100 grammi di acqua. Impasto con una spirale per 3-4 minuti a velocita 1 e lascio riposare 10-12 ore a circa 18 °C. Nel seconda fase impasto la biga con 400 g di farina tipo 1 e circa 400 acqua 10 g sale ed un cucchiaino di malto. L'impasto fa una puntata di circa 90 minuti. Poi faccio delle pieghe, staglio e metto nei cestini per fare un appretto di 4 ore circa e poi passo alla cottura. (Logicamente questa ricetta è presa, a grandi linee, da un libro sulla panificazione). 2° Esempio Andiamo alla seconda ricetta letta su un libro di un noto chef abruzzese. Lui nel suo ristorante produce un pane con lievito madre ad alta idratazione, circa 80%, impastando la sera e lasciando puntare tutta la notte per 9-10 ore e dopo lo staglio fa un appretto di 2-3 ore e poi passa in cottura. Quindi mi chiedo come nascono questi tempi di lievitazione? Solo prova e riprova? Nella maggior parte delle ricette che leggo, le puntate sono corte rispetto alla seconda lievitazione e mi sembra in particolare per quelle dove c'è lievito madre. Giusto? Cambiando i tempi di lievitazione si ottiene un prodotto diverso? Quali sono le finalità principali di queste due lievitazioni? Spero di essere stato chiaro.Grazie

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Lievito e vita

Salve dottoressa,tra i pizzaioli si fa spesso a gara a chi mette meno lievito nell'impasto,tipo lo 0,1 / 0,05 . Ho letto però che se il lievito è utilizzato in dosi notevolmente inferiori a quelle consigliate si può arrivare al “marciume” dell’impasto per un “eccesso di debolezza” con conseguente cattivo odore ecc. Potrebbe gentilmente spiegarmi con parole semplici, come mai è così importante la presenza di lb affinché l'impasto diciamo così resti "in vita " e non marcisca, qual'è la sua funzione in questo caso, qual'è il range in cui si deve rientrare, e se valgono le stesse regole tra pizzeria e panificazione. La ringrazio anticipatamente per il suo enorme e gentile contributo.

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Come correggere una pasta madre troppo "acetica"

Buongiorno dottoressa e Complimenti! Ho da 2 anni ormai una pasta madre da me innescata e mi sembra che sia troppo sbilanciata nella parte acetica, le chiedo: come faccio a valutare in modo empirico se questo è vero? Ed eventualmente come posso correggere questo squilibrio? Grazie!

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Durezza e pH dell'acqua da utilizzare per gli impasti

Buongiorno dottoressa Lauri, la mia domanda è inerente all'acqua, nello specifico vorrei chiederle in che misura, chimicamente parlando, la durezza e il pH dell'acqua incidono sulla corretta gestione di un impasto e come cambia il risultato della massa qualora l'acqua utilizzata per impastare venga preventivamente sottoposta a bollitura e raffreddamento. Grazie infinite.

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Parametri biga

Buonasera Dottoressa, Sono un pizzaiolo a cui piace lavorare con la biga e siccome ad oggi l'unico parametro che ho per misurare la maturazione è il pH volevo sapere se ci sono altri sistemi sempre di misurazione o parametri diversi da considerare? Ultima cosa considerando un pH tra 5 e 5,2 di una biga fatta con Lievito di birra, tale valore esprime sempre una maturazione ottimale? Le chiedo questo perché mi è capitato di raggiungere questo pH in bighe di 10 ore. Grazie mille per la disponibilità. Cordiali saluti.

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Biga con Lievito Madre

Buongiorno Dottoressa, Ho letto in un precedente intervento che consiglia nella biga di LM di aggiungere lo 0,8% di lievito di birra.Vorrei sapere questo a che scopo e che prodotto andremo ad ottenere. In particolare il rapporto lieviti/batteri quanto sarà a quel punto? E il prodotto finito in cosa differirà da un prodotto realizzato completamente con LM? Grazie per la sua disponibilità.

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Ammissibilità carbone vegetale(E153)

Alla luce di quanto scritto nella nota del Ministero della Salute del 28/12/2015 :OGGETTO: Prodotti della panetteria con aggiunta di carbone vegetale Con riferimento alla questione di cui all’oggetto, tenuto conto delle numerose richieste di chiarimento, pervenute dalle varie associazioni di categoria, circa la crescente diffusione sul mercato di prodotti della panificazione connotati dalla presenza di carbone vegetale (c.d. “pane nero”), accompagnata da differenti modalità di presentazione del prodotto, per parte di competenza si rappresenta quanto segue. Alla luce delle vigenti disposizioni normative in materia si ritiene che: 1. è ammissibile la produzione di un “prodotto della panetteria fine” denominato come tale, che aggiunga agli ingredienti base (acqua, lievito e farina), tra gli altri, anche il carbone vegetale come additivo colorante e nelle quantità ammesse dalla regolamentazione europea in materia (Reg. CE 1333/08 All. II Parte E); 2. non è ammissibile denominare come “pane” il prodotto di cui al punto 1, " Qual è la panetteria fine? Grazie, saluti.

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Prima tuorli e poi burro o prima burro e poi tuorli?

Buongiorno Dott.ssa Lauri, nel leggere il procedimento di relizzazione del panettone di diversi grandi pasticceri, ho notato che spesso l'ordine di inserimento degli ingredienti differisce. Sarebbe così gentile da spiegarmi che ruolo hanno ingredienti fondamentali quali tuorlo e burro, e cosa cambia se viene inserito prima l'uno o l'altro, o contemporaneamente in emulsione? Grazie Un saluto cordiale

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Rapporto di conversione lievito di birra e madre

Salve Dottoressa, volevo sapere come si calcola in un impasto diretto con circa 20gr di lievito di birra,volendolo invertire a impasto lievitazione mista con un 25% di lievito madre, come calcolo quanto lievito di birra devo sotrarre? Per quanto riguarda l'acqua devo calcolare l 'acqua contenuta nel lievito e nella farina? Grazie sempre più interessante il vostro sito. Volevo alcune delucidazione su qualche libro dove parla molto bene di lievito madre. Un saluto

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Grissini al carbone

Buongiorno Dott.ssa ho letto recentemente che un Avvocato dichiara che nei grissini si può usare l'additivo colorante E153. Ho anche letto che lei fa perizie tecniche per i tribunali per cui le chiedo, da tecnica, è vero? Grazie per la risposta

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Metodi e procedimenti per la fermalievitazione

Gentilissima Dott.ssa Simona Lauri, vi chiedo alcuni dettagli in merito alla metodologia della fermalievitazione in panificazione. Partiamo dall'argomento più pungente a suo avviso per una corretto svolgimento dei lavori (produzione giornaliera fascia oraria 6-13) di tutti i prodotti da forno pane,panini,ciabatte,rosette,pizze, focacce,ecc,ecc il secondo una sua considerazione prettamente professionale consiglia il metodo diretto o indiretto che percentuali di lievito fresco devo usare? La seconda domanda sempre inerente il tema produzione di pane io utilizzo la Biga con maturazione 24 ore - dopo relativo impasto,puntata,e formatura il prodotto quanto tempo deve rimanere fuori per avere una buona e corretta lievitazione (utilizzo biga 30% sul peso della farina). Grazie.

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Panettone nero al carbone vegetale

Buongiorno Dott.ssa ho letto le sue risposte per quanto riguarda l'utilizzo del carbone vegetale nel pane e pizza. Finalmente qualcuno che ha detto che è VIETATO! Complimenti! Ho una domanda: Nel panettone lo posso usare? Vedo che stanno pubblicando ovunque foto di panettoni fatti con il carbone. Grazie a lei per il servizio.

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Malto nei grandi lievitati

Buongiorno! Ho un quesito da porre e grazie se dissipera' il mio dubbio. Riguardo ai grandi lievitati natalizi qual'è l'utilità del malto? Perché viene aggiunto all'impasto? Gli zuccheri presenti in ricetta nel lievitato non riescono a svolgere la stessa funzione di idratazione delle diastasi liberando il glucosio utile ad alimentare i lieviti migliorandone il potere fermentativo? Grazie!

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Ceppi lievito madre in polvere provenienti dal mondo.

Salve, Dott.ssa Lauri volevo chiederle cosa ne pensa di questi tipi di paste madre essiccate e da riattivare? Si possono scegliere anche i ceppi di lieviti e batteri con cui sono state selezionate, provenienti da varie parti del mondo, per esempio ceppi di lieviti e batteri d'Ischia, dello Yukon in Canada etc...La mia domanda era relativa alla bontà o meno di queste paste acide, se effettivamente sono riattivabili e poi possono essere rinfrescate ogni tot. giorni come normalemte si fa per il lievito madre e se effettivamente questi ceppi provenienti da varie parti del mondo saranno gli stessi che il lievito conterrà anche se rinfrescherò a casa mia, che sarà cotaminata da altri tipi di lieviti e batteri.

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Teoria maturazione

Salve, volevo cortesemente un aiuto. Si dice che usare lievito madre doni più umidità alla pizza o al pane. E' vero? Mi sa spiegare perchè? Perchè una pizza maturata 24/48 ore in forno rimane più bianca di una non maturata? Grazie per la risposta

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Tempi di maturazione impasti... quale la differenza tra pizzeria e panificazione?

Buongiorno, vorrei porle il quesito che ho enunciato nel titolo. Ormai in pizzeria si parla molto di alte idratazioni e lunghe maturazioni, ma a leggere le ricette di panificazione, sopratutto per ciò che riguarda la maturazione degli impasti, i tempi prescritti sembrano molto più brevi. Se si, a cosa è dovuta questa differenza? Non avremmo anche in questo caso una migliore digeribilità del pane prodotto? Quali i vantaggi e gli svantaggi delle due lavorazioni?

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pasticcere

Salve riguardo alla domanda precedente mi riferisco a impasti tipo briosc, dove a volte trovandosi con una temperatura a fine impastamento più alta del solito vorrei sapere come devo gestirmi. Faccio comunque un metodo differito con una puntata della massa per circa 20 minuti ,a temperatura ambiente coperto con celofan , dopodichè formatura dei pastoni quindi inizio di lievitazione e subito in frigo per 8 12 ore per poi sfogliarli al mattino successivo. Come mi comporto nel caso mi trovo con una temperatura più alta a fine impasto? Faccio subito i pastoni e via in frigo?

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Biga di lievito madre

Buonasera Dott.ssa, a volte mi diletto a panificare a livello amatoriale, con la possibilità di usare una planetaria. Vorrei porle questa domanda: si può fare una biga di 18 ore con il lievito madre in percentuale del 10% . Purtroppo alla sera ci sono più di 18°C, si potrebbe aggiungere all'impasto 0,5% di sale? Grazie

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