SOS online (da quotidiemagazine.it)

Hai un problema tecnico di produzione nel settore dell'arte bianca (pane, pizza, grandi lievitati, prodotti da forno in generale)? Il tuo prodotto ha un difetto? Hai bisogno di consigli? Esponi il tuo problema e Simona Lauri ti risponderà nel più breve tempo possibile.

Olio EVO

Salve dottoressa Lauri vorrei capire una volta per tutte se l'olio EVO nell'impasto pizza sia utile o no. Io aggiungo 20 gr ogni chilo di farina, ma se non lo metto l'impasto sembra lo stesso. Preferisco fare un impasto pizza con un prodotto finito croccante sia per la pizza classica che per quella in pala alla romana. Mi consiglia di omettere l'olio?

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Impasto Ventilato

Dottoressa buongiorno,con alcuni amici pizzaioli si parlava di una metodologia di lavorazione diretta lunga che si chiama "impasto ventilato". Non so di cosa si tratta. mi potrebbe dare un'aiuto. nell'attesa di una Sua risposta,porgo cordiali saluti.

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Farina tipo "soffiata"

Buon giorno Dottoressa Lauri, volevo sapere che differenze ci sono tra una farina soffiata e una qualsiasi altra farina di media forza. Quali sono le particolarità reologiche che la rendono quasi indispensabile per ottenere le rosette soffiate. La ringrazio e le auguro una buona giornata.

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Proteine della farina

Buongiorno, ho un dubbio che mi assilla: se la percentuale delle proteine nella farina non sono un valore assoluto perchè non è specificato il tipo di proteina , la stessa cosa vale per il "W" ? Una farina con 300W può avere una maglia glutinica differente da un altra con lo stesso indice di "W" ? Spero di esser stato chiaro. Grazie mille!

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Fitati e farine integrali

Buongiorno, proprio ieri ho "scoperto" che nelle farine meno raffinate sono presenti i fitati che non permetto l'assimilazione delle sostanze nutritive presenti nella parte più esterna del chicco di grano. Facendo una ricerca veloce ho letto anche che l'azione dei fitati viene annullata da una lievitazione lenta con pasta madre. Potrebbe cortesemente chiarirmi questo aspetto? Grazie mille e buona giornata!

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tabelle di conversione lieviti

Buongiorno, vorrei chiederle se esistono dei parametri che permettano di calcolare con una certa facilità il rapporto di conversione tra le varie tipologie di lieviti utilizzati; posta una ricetta che preveda, per esempio, l'uso del lievito di birra secco, come posso calcolare la dose equivalente di lievito di birra fresco, poolish, biga o lievito madre da utilizzare? e sopratutto quali accorgimenti (riduzioni, aumenti, integrazioni degli altri ingredienti) devo tenere in considerazione nell'effettuare le sostituzioni?

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Differenze nelle paste madri liquide o solide

Egregia Dottoressa, si dice sempre che ogni pasta madre è differente in base alla zona di "residenza". Ogni giorno, noi amatoriali osserviamo foto di paste madri liquide o solide, ognuna delle quali si presenta visivamente in modo diverso. Mi spiego meglio. Alcune presentano alveoli molto pronunciati, alcune alveoli molto minuti. La prima domanda è: è possibile che la differenza in alveoli si riversi anche nel prodotto finito? La seconda domanda è, può essere possibile che questa notevole differenza sia coincidente con una prevalenza di alcune specie di microrganismi rispetto ad altri e rispetto alle zone di residenza? Ringraziandola per la sua cordiale disponibilità, le auguro buona giornata.

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Grani Italiani

Buonasera Dott. Lauri e tanti complimenti per la sua professionalità e chiarezza. Le scrivo perché da circa due anni mi sono avvicinato all'arte bianca. Nella produzione casalinga prediligo l'utilizzo di grandi italiani, sia con PMS che con Licoli, come la Solina, Verna, Saragolla ed ultimamente Autonomia B (sempre in purezza). Devo però purtroppo constatare che i risultati in termini di espansione, alveolatura e leggerezza lasciano un po' a desiderare. Inoltre la qualità dell'impasto lascia molto a desiderare e quasi sempre devo farlo a mano per evitare che lo stesso si stracci. Ho provato con diversi sistemi, diretto, indiretto, con poolish ma senza apprezzabili risultati se non con il prefermento al 30%. Desidererei chiederle se può suggerirmi un procedimento da prediligere con questi grani notoriamente deboli. La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.

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Farina di orzo e farina maltata di orzo.

Buongiorno Dottoressa! Volevo chiederle alcune delucidazioni in merito ai miglioranti da usare eventualmente negli impasti. In particolar modo vorrei capire che differenza c'è tra Farina d'orzo e farina di orzo maltata (ammesso che ci sia). Ed ancora un altro quesito relativo agli zuccheri (Saccarosio, maltosio, fruttosio) Come cambia il mio impasto relativamente alle diverse tipologie di zuccheri? Grazie in anticipo per la vostra disponibilità e cordialità!

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Indice di Hagberg o Falling Number

Gentilissima Dottoressa, spesso, leggendo le schede tecniche di uno sfarinato, viene indicato un valore, espresso in secondi, relativo all'indice di caduta o Hagberg. Dalle varie letture evinco che si riferisce ad un parametro importante che ci indica l'attività amilasica svolta dallo sfarinato a contatto con l'acqua e che il numero/parametro, indica l’attività enzimatica espressa in secondi relativa a quanto tempo intercorre prima che alfa amilasi arrivi a degradare i granuli di amido. Ho compreso che il test incide notevolmente e in modo indiretto sul grado di maturazione del frumento e anche sul suo stato di conservazione. Quello che non mi è molto chiaro è: esiste un legame tra il FN e le proteine (solitamente espresse in percentuale sua sulle etichette, sia sulle schede tecniche) della farina? Come ci si deve comportare se i valori di FN non sono compresi nel range classico 270/330? Perché se il FN è basso, con un più elevato numero di proteine si può pensare di panificare nonostante il parametro non sia compreso nel range accettabile? Infine, esiste un nesso tra il fermo macchina e la ripresa della lavorazione durante tutta la fase di impastamento? La ringrazio infinitamente, per la sua cortese risposta sperando di far chiarezza poiché spesso leggiamo tanto, capiamo probabilmente poco e capita che qualcuno ci sconvolge anche quel poco che crediamo di aver capito. Buona giornata.

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Biga o maturazione in frigo?

Buongiorno Simona volevo chiederle che differenza c'è tra fare il pane con una biga di 48 ore o fare l'impasto diretto completo compreso di sale e farlo maturare per 48 ore in frigo? Inoltre volevo chiederle che cosa ne pensa di questa ossessione per ottenere i buconi nella mollica del pane che si vede su internet? Ho visto molti pani sovralievitati e ciabatte con tre buconi e la crosta intorno; forse sta' passando un messaggio sbagliato che il pane fatto bene ha i buconi? E' passato un bel po' di tempo ma a me è stato insegnato il contrario cioè che il pane con i buconi è stato formato male. Lei che ne pensa? Grazie.

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Fermentazione spontanea: rischi e benefici

Salve dott. Lauri vorrei la sua opinione sulla nuova tendenza di creare fermentazioni spontanee senza l'utilizzo di lievito. Mi sembra un business per chi la vende e un rischio per chi mangia i prodotti derivati. Distinti saluti.

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chiarimento su "Confusione tra prefermento e rinfresco"

Salve,ho letto la sua risposta sulla precedente domanda “Confusione tra prefermento e rinfresco ” e mi scusi, ma non c’ho capito molto. Provo a riformulare ,precisando che si parla sempre di pasta madre liquida idratata al 100%; Se prendo 50 gr di pml e aggiungo 150 di acqua e 150 di farina che userò per panificare poco prima del suo collasso ,ho fatto 350 gr di poolish o ho solo rinfrescato 1 a 3 ?In altre parole c’è differenze tra panificare usando la procedura appena descritta o prendere direttamente 350 gr dalla mia scorta di pml e impastare? La ringrazio per la gentilezza e per il servizio che offre.

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Alte idratazioni.

Buonasera, vorrei qualche delucidazioni sulla metodica di lavoro utilizzando impasti ad elevata idratazione in particolare desidererei conoscere la temperatura dell'acqua da usare ed eventualmente le pieghe per il rinforzo. Grazie

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Rinnovo lievito madre

Buongiorno Dottoressa, nel ringraziarla per la sua disponibilità volevo chiederle se nel rinfresco giornaliero del lievito madre utilizzato per produrre pane tipo casareccio è preferibile utilizzare una farina con almeno 300W o va bene anche una farina da 190w. Tenga presente che dopo il rinnovo viene lasciata a temperatura ambiente per circa 5 ore e poi viene riposta in frigo a 6 gradi fino ad un paio d'ore prima dell'utilizzo. Mi conferma inoltre qual'è il giusto grado di acidità della pasta madre per ottenere un prodotto più profumato., avrei intenzione di acquistare un phmetro. Grazie per i suoi preziosi consigli

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Lecitina di Soia - Quali Vantaggi?

Buongiorno Dott.ssa Lauri, seguendo blog esteri di Pizza & Pane, spesso leggo dell'utilizzo di Lecitina di Soia, di norma tra l'1% ed il 2% su Farina. Ci sono vantaggi nell'utilizzo della Lecitina nella produzione di Pane o Pizza (Napoletana e/o Teglia)? Grazie per la Sua grande disponibilità.

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Maturazioni infinite

Salve dottoressa Lauri vorrei una sua opinione sul fenomeno degli impasti pizza a maturazione infinita. Sempre più pizzaioli utilizzano tecniche di impasto con puntate di 20-30 ore a temperature ambiente rigeneri e altra roba con panetti senza forma con idratazioni fuori dai canoni della pizza classica. A cosa si va incontro optando per queste lavorazioni?

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Confusione tra prefermento e rinfresco

Gentilissima Dottoressa, sono a scriverle di nuovo per un chiarimento poiché tra quello che leggo in giro e quello che invece ho intuito leggendo le sue rubriche mi si è creata un pochino di confusione. In merito alla pasta madre acida, prefermento e rinfresco sono o non sono la stessa cosa? Mi spiego meglio...Se prelevo 50 g della mia pasta madre acida idratata al 100% e aggiungo 150 g di acqua e 150 g di farina, ho fatto un rigenero o un prefermento? Io sono convinta di aver rinfrescato in proporzione 1:3 ma potrei aver confuso i processi di fermentazione. Un prefermento alla fine cos'é realmente? E' veramente diverso da un rigenero? La ringrazio infinitamente per il chiarimento che vorrà darmi.

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Olio EVO nell'impasto per "Verace pizza napoletana"

Buongiorno Dott. Lauri. Conoscendo tutti i vantaggi che una sostanza grassa (olio EVO in particolare) apporta sull'impasto per pizza, volevo chiederle se secondo Lei c'è un motivo particolare per cui nel disciplinare della "Verace pizza napoletana" non è consentito l'aggiunta di esso. Ci sono degli svantaggi particolari? La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta.

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Differenze tra grano tenero e grano duro.

Buongiorno dott.ssa, volevo chiederle se potrebbe specificare le differenze sostanziali che hanno il grano duro e quello tenero e le diverse classificazioni del grano duro e possibilmente ai tempi max di lievitazione rispetto al grano tenero. Come sempre la ringrazio in anticipo.

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Differenze tra impasto autolitico ad 1 ora 3, 6 o 24

Salve dottoressa. sono un suo fan che ha gia`fatto domande in precedenza a e che segue il magazine spesso. La mia domanda è sulle differenza di autolisi da tipo due ore a 24 ore. Che risultati riscontrero`con un riposo prolungato? per una classica di un idro 60 me la consiglierebbe? Vedo collegi lavorare per impasti ad alte idratazioni con tale metodo e ho notato grandi risultati. Sui vari testi non trovo scritto le differenze esatte. Potrebbe dirmi,ovviamente quando ha tempo, che differenza c'è, in quali casi usare molte ore di auotolisi? io lo vorrei provare x una classica idro 60 ed una teglia idro 75 lavorando con farine medio forti . Grazie come sempre.

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Olio e malto

Salve dottoressa Lauri avrei due domande veloci da porle. L'olio di oliva inserito nell'impasto pizza rende più morbido l'impasto o più croccante? Gli altri oli impartiscono caratteristiche diverse all'impasto rispetto a quello di oliva? La farina di malto presente in molti migliorati oltre a colorare più facilmente la pizza dona croccantezza o e una leggenda? Grazie mille per la disponibilià e professionalità distinti saluti.

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Biga o rinfresco con madre

Buongiorno Dottoressa mi scusi se approfitto ancora una volta della sua esperienza ma vorrei un suo parere sull'utilizzo del lievito madre in coltura liquida. Attualmente per la pizza classica utilizzo una biga nella misura del 30% sul peso della farina di rinfresco, ma vorrei provare a sostituirla con un preimpasto di sola madre,secondo lei che dosi, idratazioni e temperature dovrei utilizzare per avere un buon risultato premetto che il lievito ha una buona forza normalmente lo conservo in frigo e dopo il rinfresco è pronto in circa 4 ore grazie anticipatamente e saluti.

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Gestione pasta madre

Buongiorno Simona, mi hanno regalato della pasta madre solida che, a dire il vero, ho accettato con poco entusiasmo visto che son spesso via e ho poco tempo da dedicarle, ho ancora tanto da imparare per un corretto uso del ldb e non ho mai trovato grandi differenze tra pani prodotti con pm o biga. Ammetto però che quello della pm è un mondo affascinante e quindi provo a “coltivarla” per un po’ prima di tirare le somme, anche perché da buon valtellinese vorrei più avanti arrivare ad averne una per panificare con la segale (le chiederò sicuramente dei consigli!) e saraceno. Tengo la pm in barattolo ermetico di vetro in frigorifero a +8 gradi (zona frutta e verdura) e la rinfresco circa ogni 3 gg con il 110% di farina 0 w350 sul peso del lievito (utilizzo solo il cuore, eliminando le parti più esterne) ed il 45% di acqua sulla farina aggiunta. Dopo circa 3/4 ore, quando triplica di volume, sgaso, riavvogo a palla e rimetto in frigo. Le chiedo cortesemente: - Se volessi tenerla a temperatura ambiente (circa 20°-23°) con quale frequenza dovrei rinfrescarla (basta una volta al giorno?) e con quali proporzioni lievito-farina-.acqua? - Tolta dal frigo e quando il cuore torna a 20° è corretto il rinfresco nelle proporzioni che ho descritto o sarebbe meglio con meno farina per far riprendere con più facilità il lievito un po’ tramortito dalla permanenza al freddo per giorni? - Dal frigo quanti rinfreschi dovrei fare e con quali proporzioni prima di poter utilizzare la pm per panificare? Grazie infinite per la consueta disponibilità.

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Farine per pizza

Buonasera dottoressa. Vorrei proporre pizze con farine diverse da 00. Le farine di grani antichi possono essere usate per la pizza? Utilizzo impasto diretto.Per ora uso farina 00 o farina con cereali e semi. Grazie

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re ricetta alle olive verdi

la biga è il doppio della farina di rinfresco, la farina della biga è diversa da quella dell'impasto in quanto per la biga utilizzo una farina più forte "W 300". La domanda è che differenza passa tra " con le olive verdi, e alle olive verdi. E' una differenza formale oppure ai fini dell'etichettatura sarebbe un reato alimentare?. Ringraziandola anticipatamente per la risposta. Porgo Cordiali saluti

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Pasta madre viva o pasta madre morta? Dilemma o ...

Quando sento parlare di pasta madre viva mi viene da pensare allora quella in polvere che troviamo in commercio cosa sarebbe morta ?Quale sarebbe la reale differenza fra le due io mi sono dato una risposta ,ma ho ancora dei dubbi. La mia risposta e' questa: dato che si rinfresca ciclicamente la pasta madre viva acquisisce sempre nuova linfa batterica ma anche selvaggia e' incontrollabile,mentre quella definita morta in realta si attiva con acqua come il lievito di birra secco ,ma in piu' contiene batteri lattici e acetici standard.Ringrazio per la risposta .

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olio in cottura o no e perche?

Salve Dottoressa Lauri da sempre la seguo (professionalmente parlando..eheheh) e continuerò a farlo visto che la considero una (se non l'unica) esperta nel settore. L'olio d'oliva sulla pizza meglio in cottura o dopo ? Perchè? P.s. interessante l'articolo sulle giurie sarebbe interessante partecipare al corso di formazione ma credo che le distanze non lo permettano ( magari potrei seguirlo in streming?). Amaramente constato la veridicità delle sue affermazioni. Saluti cordiali.

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Sostanze antinutrizionali e tecnica dell'autolisi.

Salve Dott.ssa Lauri, approfittando della sua disponibilità e delle sue conoscenze, avrei una domanda un pò particolare da porle. Partendo dal fatto che negli strati esterni dei cereali si trovano le sostanze antinutrizionali (fitati e tannini) e che per distruggere tali sostanze ed aumentare il valore biologico dell'alimento sarebbe necessario adottare metodi indiretti che aiutano a creare una buona acidità nell'impasto. Mi chiedevo: cosa accade in un'impasto fatto con la tecnica dell'idrolisi degli amidi (o pre gelatinizzazione degli amidi) usando grano spezzato che essendo molto grezzo penso sia pieno di sostanze antinutrizionali? Si ottiene un prodotto scarso a livello nutrizionale? Quali accorgimenti dovrebbero utilizzarsi magari per aumentare l'acidità fermorestando tale metodologia, grazie. Cordiali saluti

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Grani italiani e grani esteri

Buon giorno Direttore, ho appena sentito una intervista ad un grosso imprenditore italiano, che sostiene che il grano duro italiano è qualitativamente più scarso rispetto ai grani americani o canadesi, perché questi ultimi arrivano ad avere il 15% di proteine, cosa che fa intendere che il grano italiano non abbia qualità panificabili importanti.Sbaglio o per il grano duro Senatore Cappelli un 15% di proteine è la normalità? Non sarebbe una cosa giusta incentivare la produzione di grani locali, anziché denigrare pubblicamente la nostra tradizione?

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Biga quando inserirla

Salve dottoressa. La biga per un impasto per pizza quando bisogna aggiungerla? Si parte base farina o base acqua? Grazie anticipatamente!

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Calcolare l'impasto in modo preciso per evitare sprechi di pasta lavorata.

Gentilissima Dott.ssa mi ritrova qui di nuovo su un altro quesito che ritengo sia di interesse generale per coloro che svolgono la nostra attività di arte bianca. Tale quesito riguarda la quantità di farina-acqua da lavorare in modo preciso per evitare sprechi di pasta impastata. Poniamo il caso che mi occorrono delle pesate precise per formare delle rosette 15 pesate da 3.800kg - il totale di impasto sono circa 57 kg di pasta lavorata per evitare di fare errori per quanto riguarda eventuali eccessi come faccio a sviluppare il calcolo preciso kg/impasto/acqua/ingredienti vari. Grazie per il suo gentile contributo.

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Delucidazione su "lavorazioni lente"

Salve,potrebbe esplicitare questa sua affermazione tratta da un precedente post ? : " Il fatto che il prodotto realizzato con 100% grano duro Senatore Capelli risulti pesante è dovuto principalmente a un W molto basso e pertanto richiede lavorazioni specifiche molto lente." Io ho sempre associato un W basso a tempi di lievitazione e maturazione più brevi ,con questa frase mi spiazza un po’,cosa intende esattamente per "lavorazioni lente" ? Grazie

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Tang Zhong

Salve dottoressa avrei una curiosità sul metodo water roux,ho letto varie cose sul web ma vorrei affidarmi ad una professionista di cui mi fido ciecamente ,quale è l'impiego più appropriato di questo metodo e quali dosi di utilizzo, lei lo consiglierebbe?

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Farine vecchie e gessate

Buongiorno Dottoressa,mi risulta che le farine "vecchie" o mal conservate tendano a far diminuire il valore di Falling Number (FN) aumentando quindi l'attività amilasica. Sempre secondo mie conoscenze questo comporterebbe un impasto mal gestibile, per giunta appiccicoso e molle non idoneo alla produzione di pane. Anche acquistando farine buone dai principali produttori il problema a livello casalingo è quasi inevitabile. Come possiamo ovviare a ciò? E' possibile "migliorare" in qualche modo farine vecchie divenute ormai poco panificabili?

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Utilizzo della biga e lievito di birra

Gentile Dr.ssa mi rivolgo a lei per fugarmi dei dubbi in merito all'utilizzo del metodo con biga. Lavorando con una biga a 12 ore lasciata maturare a temperatura ambiente per mancanza di una fermolievita, è possibile aggiungere ulteriore lievito di birra nell'impasto finale per ridurre un pò i tempi di produzione? Se fosse possibile, in che percentuale? Grazie per la sua disponibilità e per la sua estrema competenza.

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re :etichetta pane alle olive.

Buongiorno, in merito alla sua domanda riguardo la lista degli ingredienti in ordine decrescente dell'impasto. Ingredienti impasto: biga, farina di grano tenero tipo "o", acqua, sale, lievito fresco, olio extravergine di oliva, farina di cereali maltati. A questi ingredienti ci aggiungo il 30% di olive verdi denocciolate sull'impasto. Cordiali saluti

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Farine di legumi

Salve, mi chiedevo se una piccola percentuale di farina di legumi (lenticchia o lupino) potesse in qualche modo rinforzare un impasto fatto con farine deboli e con poco glutine. Grazie per l'aiuto.

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Ossigenazione

Buongiorno. Per pizza a piatto napoletana a circa 60-65% di idratazione e farina di media forza, con un impastatrice a spirale solitamente dopo 8-10 minuti l'impasto è chiuso. Si ottengono risultati migliori se da quel momento procedo ad altri 12-15 minuti di impastamento a bassa velocità solo ed esclusivamente per ossigenare maggiormente l'impasto? O ad impasto chiuso conviene stoppare subito la macchina? (ovviamente sempre stando attenti a non rovinare il tutto). Grazie

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Aromi o spezie negli impasti.

Gentilissima Dott.ssa, Le scrivo per delucidarmi definitivamente di un dubbio che mi assale da un po' di tempo. La mia questione si dirama sia dal punto di vista legale che dal punto di vista salutistico. Vorrei sapere se l'utilizzo di spezie negli impasti quali, curcuma, zafferano, canapa, ecc...sono consentiti dal punto di vista legale e se salutisticamente parlando, apportano nonostante le cotture ad alte temperature, come quella della pizza, tutti i benefici che avrebbero se assunti previa cottura, al naturale. Per quanto mi riguada l'aspetto benefico lascerebbe a desiderare, in quanto a quelle temperature ne vengono meno tutti i principi. Dal punto di vista legale non saprei se sono classificati come coloranti o no. Sarebbe così gentile da fornirmi una sua considerazione ed un riferimento legislativo in merito? Se poi siamo sempre alle solite del carbone vegetale e company ho già tutto chiaro, è solo marketing è basta! Grazie.

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Farine diverse ma stessa forza

Buonasera Dottoressa, Farine diverse ad esempio "00" e "00 Manitoba" con stessa forza che differenze possono comportare sul risultato finale del prodotto (ad es.pane e pizza)? Saluti

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Assorbimento e temperatura

Buongiorno dottoressa, un mio collega in pizzeria mi dice che facendo l'impasto a temperatura ambiente più alta, questo assorbe meno acqua. Io sono abituato a lavorare a temperature costanti e quindi non mi si è mai presentata questa situazione, posso chiederle se è davvero così e, se sì, da cosa dipende il diverso assorbimento?

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Lievito madre e aggiunta di lievito di birra

Da poco tempo sto utilizzando il lievito madre con risultati accettabili ma non soddisfacenti. Ho provato, quindi, ad aggiungere un quantitativo maggiore di lievito di birra (3% sulla pianificazione di caldo e 1% di quella di freddo) per avere un maggiore sviluppo (e, di conseguenza, un pane più soffice). Di contro, però, ho l'impressione di snaturare quello che è il pane con il lievito madre.Vorrei sapere una sua opinione in merito.

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ancora sulla cottura del pane toscano (2)

Buongiorno, la ringrazio per la consueta cortesia. Le chiedo un ulteriore chiarimento perché non ho capito se la fessura la si deve aprire da quando abbasso la temperatura a 200° sino al termine della cottura, oppure a 200° per far uscire il vapore e riaprirla per qualche minuto a fine cottura. Le farine appena acquistate credo siano tanto profumate quanto deboli, sia la tipo 2, che utilizzo per la biga, quanto la 0…la moglie del mugnaio mi dice siano ottime per le crostate e i tortelli! Grazie ancora e buona giornata

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Cottura casalinga filoni pane toscano (1)

Buongiorno gentile Simona, le chiedo cortesemente come gestire correttamente la cottura dei filoni di pane toscano in un forno casalingo. In particolare la temperatura di infornamento, eventuali variazioni di temperatura a scendere o a salire e quando aprire lo sportello in fessura. Mi interessa davvero molto sapere se va inserito vapore all’inizio, perché su questo punto trovo pareri molto discordanti. Solitamente inforno su pietra refrattaria scaldata a 250/300°C due filoni da +/-800 gr l’uno con idratazione 55-60%, preparati con circa 600 gr biga e 600 farina (tipo 2 per la biga e 0 per l’impasto finale presi da un molino artigianale in toscana e fatte con grani locali, di cui ignoro però i valori), a 250° vaporizzando con ghiaccio su teglia di ghisa per i primi 15 minuti (poi metto in fessura per 5 min). Dopo infornato abbasso la temperatura a 230° per 10 minuti, poi 200° per altri 10, quindi a 180° per 50 min e termino la cottura a 160° in fessura per 10 min. lascio raffreddare in verticale col forno aperto. Il pane forma però eccessiva crosta e tende a restare un po’ umido all’interno. Ho provato a ridurre i tempi e ad alzare le temperature, ma non ottengo comunque una cottura ottimale. La ringrazio per la sua preziosa disponibilità.

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Maturazione impasto con madre ad alte temperature

Gentilissima Dott.ssa Simona Lauri, il tema è attuale penso per molti professionisti del settore come lei, le alte temperature nei nostri laboratori ci portano a limitare o meglio ridurre la quantità di lievito negli impasti, pertanto il mio argomento è il seguente: Un impasto di pane con pasta madre al 30% e con un idratazione al 58-60% con una temperatura di laboratorio 35° ed usando la cella fermalievitazione a modalità conservazione prima di essere immesso in cella quante ore deve fermentare/maturare/lievitare l'impasto a t.a e sopratutto bisogna modificare la percentuale di idratazione. Grazie.

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Marchio commerciale Kamut

Buongiorno,cortesemente le chiedo un consiglio per quanto riguarda l' uso del kamut. E' arrivato a costi proibitivi per cui le chiedo come lo posso sostituire e soprattutto spiegare al cliente il cambio di farina in etichetta? Produco dei grissini con quella farina ma a 400 euro a qle ho deciso di fermare la produzione.La ringrazio e cordialmente la saluto

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Differenza in etichetta

Buongiorno cortesemente vorrei sapere quale dicitura o denominazione di vendita è corretta tra" pane con le olive verdi" e "pane alle olive verdi". Grazie per la risposta.

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Impasto farina di farro

Buongiorno vorrei un consiglio. Di solito faccio il pane con l' impasto della pizza ed ottengo un ottimo prodotto. Vorrei provare a fare dei filoncini di pane con la farina di farro. Il procedimento é sempre lo stesso? Devo aggiungere un po di farina tipo 0 per dagli la forza? Faccio anche impasto integrale con e senza lievito e per quel tipo ci aggiungo la 0,altrimenti non riesco ad stendere le pizze. Grazie

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Metabolismi differenti

Buongiorno Dottoressa, sapendo che il lievito di birra S. cerevisiae ha metabolismi diversi in presenza o in assenza di ossigeno, mi chiedevo se fosse possibile conoscere la durata della prima fase cioè quella aerobica nella quale la cellula si riproduce. Il tutto per poter stabilire meglio la fase di puntata in massa. Grazie.

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